Il riassunto commentato:

Con questo episodio siamo tornati ai ritmi molto poco incalzanti di Rosewood. Andrew viene scovato e preso un po' a pugni da Toby, interrotto proprio sul più bello da un collega pulisssssiotto.

"Scusa Alison, hai detto 'Charles DiLa'...Che? Non ho capito il cognome, puoi ripeterlo?" Qui mi domando: veramente Alison pensava che sua padre le avrebbe risposto a cuor leggero, dandole tutte le informazioni che desiderava, su due piedi? Comunque le ragazze tenteranno di tornare alla loro routine: Hanna, dopo vari flashbacks si improvviserà interior designer e deciderà di arredare completamente camera sua. Aria pensa bene di convincere sua madre a portarla in Centrale per denunciare Andrew, e come avrebbe potuto fare altrimenti, se non mentendo spudoratamente? Spencer ripiomba nella sua dipendenza da pillole, ed Emily pensa intelligentemente di smaltire la rabbia indossando le giacche militari del padre e andando a sparare al poligono di tiro. Grazie alle confidenze di Hanna con Mamma Marin scopriremo che, durante il loro periodo di detenzione nella dollhouse, le ragazze hanno dovuto giocare ad "Obbligo o Verità", decidere a turno chi, quella giornata, avrebbe bevuto o mangiato e altre svariate torture psicologiche.

Nel frattempo Alison e Lorenzo (il collega pulisssssiotto di Toby) continuano a flirtare, Toby ed Alison continuano a guardarsi col grugno cattivo (ma cattivo, eh), Alison vuole candidarsi come chierichetta (ottima idea, Alison!) e *rullo di tamburi* Sara Harvey piomba sotto casa di Emily in piena notte chiedendo asilo politico. "Sono scappata di casa" di nuovo? I commenti spontanei sono: o sei scema (la prima volta scappi e non si sa come ti ritrovi nella dollhouse) oppure continui ad essere sospetta. O magari hai dei problemi in famiglia, ma non faresti prima a parlarne in maniera più spontanea?

I commenti:
Questo episodio è stato un po' lagnoso, così come le protagoniste: lagnose. Il succo di tutta la puntata è che essere state imprigionate per più di tre settimane (sì, Emily) ha scosso emotivamente le Liars. Ed è più che ragionevole, per carità, ma ormai fremiamo; le Liars si sono piante addosso per 5 lunghe serie, ora è tempo di scoprire chi è A. Suvvia!
Mi è piaciuta molto la visione strappalacrime di Hanna, e il fatto che sia stata l'unica a riuscire a "scrollarsi" di dosso quel pesante fardello emotivo che la stava attanagliando, proprio con sua madre. Caleb è un santo.

Io ho una proposta: chiamiamo Johnny il Bassotto, lui sì che scoprirà la vera identità di Charles DiLaurentis!