Buoooongiorno!
Mi appresto a scrivere due righe sul Blog, mentre i Fuffi - in famiglia li chiamiamo così, i nostri gatti - fanno le battaglie sul mio letto (uno dei tre mi è arrivato addosso stile proiettile e poi è schizzato via correndo, saltando e miagolando).
Questi sono stati giorni pieni di ansia e preoccupazioni dovute anche al maltempo. Abito in una zona dove due goccioline d'acqua in più procurano danni ai campi e ai paesi circostanti al fiume, che regolarmente ingrossa ed esonda.
La cosa che maggiormente mi ha frenata dallo scrivere, in ogni caso, è lo stato di salute di Ares, il pastore tedesco di mia zia. (non credo sia il caso di soffermarmi sui dettagli, anche se qualcuno -sebbene io non abbia lettori fissi- potrebbe legittimamente chiedersi: "Perché ti pre-occupi dei cani di tua zia?")
Ha dieci anni, e letteralmente da quando è nato ha problemi di salute, più o meno gravi. Ultimamente a causa della displasia alle zampe deve sacrificarsi ancora di più; non può correre, non può farti gli agguati, non può fare la guardia o inseguire il postino... e adesso è già tanto se riesce a reggersi sulle zampe. Ci ero già passata con Lady, la nostra prima "lupa" pastore tedesco, con la quale sono cresciuta. So che le problematiche legate alla razza sono queste (e Ares ne ha anche di sue, a prescindere dall'essere un pastore tedesco), so che ci passerò pure con Mizar (che ha l'artrosi); il fatto è che quando il tuo cane sta male, non sei mai pronto.

E questi sono i due pupini, Ares, a sinistra, e Mizar, a destra. Premetto che fino a qualche mese fa Ares non si sarebbe fatto fotografare, perché appena ti abbassi per uno scatto, lui si alza e ti spiaccica il muso sull'obiettivo. Splaft. Invece, siccome ora le zampotte gli danno più fastidio del solito, piange dalla frenesia: dopo avergli fatto una foto, sono io ad alzarmi e ad andare da lui, in modo che possa felicemente sbavare sulla fotocamera.
Mizar invece è la solita fuggitiva: come ti avvicini, scappa via. In maniera veramente buffa e goffa, perché Mimmi è tutt'altro che aggraziata.



Queste foto risalgono allo scorso Maggio. Ho veramente tante foto dei due lupi, anche attuali, ma preferisco metterne una in cui si palesi l'espressione felice e beata di Ares. Perché in fondo è così che voglio ricordarlo, sempre, anche nei giorni "no": felice e beato.